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Ritratto di Piera Dopo gli anni di formazione iniziata in Italia si perfeziona a Parigi, New York e Boston.
Fin dagli anni Ottanta apre la sua ricerca artistica alla musica jazz e all’improvvisazione danzando come solista per importanti nomi del panorama nazionale e internazionale come: Guido Mazzon, Giorgio Gaslini, Stefano Battaglia, Piero Bassini, Andrea Giuffredi, Daniele di Gregorio e Alberto Mandarini.
Coreografa e autrice dall’esperienza gestuale particolare poli-fratturata a causa di un gravissimo incidente stradale, dopo due anni di immobilità totale, tornerà in palcoscenico vincendo lo Spazio Nuove Proposte al Concorso di Vignale con l’assolo di teatro-danza Riservato (riallestito con la messa in scena del regista lirico Stefano Monti).
Tornata in piena attività di danzatrice solista e coreografa, Piera Principe dedica da molti anni la sua ricerca artistica anche al limite-come-diversa-opportunità che traduce in poesie gestuali, installazioni e performances di grande intensità.

Ha creato il metodo di danza terapia La memoria poetica del Corpo e il laboratorio permanente per viaggiatori abili e disabili: La Zattera di Nessuno. Il suo lavoro in questi anni è stato oggetto di diverse tesi di laurea nelle sedi universitarie di Milano, Firenze e Bologna.

Ha partecipato allo spettacolo del regista Marco Baliani Come gocce di una fiumana realizzato al Museo della guerra di Rovereto e curato la direzione artistica di rassegne di teatro musica e danza: L’Infiorata nell’abbazia cistercense di Alseno, Mare Gerundo nel castello di Soncino e La Poesia della Vita, progetto per il Teatro Ponchielli di Cremona dedicato a P. P. Pasolini, nel cui ambito ha presentato la sua performance: L’eredità ideale insieme al musicista Guido Mazzon, cugino del grande artista scomparso.

Dal 1999 fa parte della compagnia Sosta Palmizi, diretta dalla danzatrice Raffaella Giordano, con cui realizza gli spettacoli Quore (premio Ubu) e Senza Titolo.
Solo-performer danza nelle mostre Crocifissioni e La bellezza trasparente dell’artista Andrea Ferrari Bordogna.
Nella sua creazione del 2011 Chairs Piera Principe ritorna a sostenere la libertà e l’onestà del gesto dell’Improvvisazione Totale.

Dirige laboratori e master in diversi ambiti didattici e formativi e partecipa con La bellezza dello scarto a convegni e riflessioni sul Teatro Sociale. È stata per alcuni anni docente di Area Motoria presso l’Università di Scienze della Formazione Milano Bicocca e partecipato al libro curato da Ivano Gamelli I laboratori del corpo - Libreria Cortina, Milano.

Dal 2018 ha approfondito la sua ricerca del gesto nel colore realizzando la performance Nel fango d’azzurro, oggi Blueset.

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