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"Un corpo mi hai dato"
Il corpo: segno e relazione. Conoscere per meglio comunicare
nelle relazioni personali, terapeutiche e didattiche.
Laboratorio per docenti e operatori
Oggi chi è responsabile di un percorso educativo "sale" in cattedra (una distanza non solo fisica)
"senza corpo" potremmo dire. Nel senso che non pensa al proprio corpo come primo strumento di
comunicazione e interazione con gli alunni. Mi chiedo perché non si insista sul modulo educativo a
doppio senso che negli anni della scuola materna e primaria mette il maestro in un ruolo creativo
importante: quello di affascinare con i gesti, di insegnare con i modi, di stimolare l’attenzione
non solo attraverso l'esposizione verbale.
Comunicare l'amore per una materia di studio e non trasmettere delle nozioni a raffica obbligando
l'uditore al silenzio invece che al dialogo.
Continuare ad orientare non solo le energie mentali, ma le energie fisiche, emotive e creative
dell'individuo-bambino è possibile se al "corpo insegnante" si riserva la stessa attenzione, con
aggiornamenti costanti e specifici sulla corporeità e sui linguaggi non verbali, così che ogni
docente possa "accendere" la propria materia comunicandola con passione e carisma personale.
Il corpo e i suoi linguaggi dovrebbero essere, a mio avviso, fra le materie di studio obbligatorie
dall'età scolare all'Ateneo e dall'Ateneo ai corsi di aggiornamento, perché la formazione e la
comunicazione insieme contribuiscano alla maturazione integrale dell'uomo cioè di quell'unità
meravigliosa che è corpo-mente-cuore.
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